da Calimero a DIABOLIK

Dalla metà degli anni Cinquanta si fa per lui più pressante l'aspirazione a diventare artista, per così dire, 'puro'. Frequenta già da tempo gli ambienti artistici milanesi, che in quegli anni sono caratterizzati dalle vicende dello Spazialismo, dell'Arte Nucleare, poi dell'Informale; entra in contatto in particolare con Piero Manzoni, Lucio Fontana, Roberto Crippa.

 

 

ELIO SILVESTRI

DA CALIMERO A DIABOLIK:

illustrazione, grafica e l'incontro con la pittura

Nel 1951, in età giovanissima, Elio si trasferisce a Milano per studiare scenografia all'accademia di Brera e approda allo studio di animazione "Nino e Toni Pagot".

Furono gli stessi f.lli friulani "Pagotto", pionieri dei primi cartoni animati per la RAI, che nel lontano 1951 lo promossero come direttore artistico per la creazione grafica e l'animazione di personaggi quali: " Calimero", "Gigante pensaci tu" e "L'Olandesina", utilizzati nei caroselli tanto noti agli italiani.

Collaborerà anche per le illustrazioni a puntate del "commissario Megret ", interpretato da Gino Cervi nel 1964, pubblicate nel Corriere Lombardo e infine per la creazione del fumetto di "Diabolik" per le Sorelle Giussani.

 

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